Narrano le leggende, che
Archimede di Siracusa fosse un grande inventore, e che creasse vere e proprie
macchine da guerra: dagli artigli in grado di bloccare le navi
nemiche, alle catapulte, ma l'invenzione che ha più di tutte ha colpito
l'immaginario collettivo, sono gli specchi ustori.
Cos'erano? Gli specchi ustori erano specchi di forma concava, che in questo modo riuscivano a concentrare i raggi del sole sulle navi nemiche, in modo da poter appiccare il fuoco alle vele, in questo modo avrebbe facilmente preso fuoco l' intera nave.
Recentemente una ricerca dell' Università di Napoli ha proposto una nuova idea riguardo gli specchi di Archimede. L'inventore avrebbe in realtà costruito dei veri e propri cannoni funzionanti a vapore.
Secondo questo studio, il gas era in grado di lanciare proiettili a grande velocità, mentre gli specchi sarebbero serviti per riscaldare l'acqua necessaria a produrre il vapore necessario per il funzionamento dei cannoni.
Cos'erano? Gli specchi ustori erano specchi di forma concava, che in questo modo riuscivano a concentrare i raggi del sole sulle navi nemiche, in modo da poter appiccare il fuoco alle vele, in questo modo avrebbe facilmente preso fuoco l' intera nave.
Recentemente una ricerca dell' Università di Napoli ha proposto una nuova idea riguardo gli specchi di Archimede. L'inventore avrebbe in realtà costruito dei veri e propri cannoni funzionanti a vapore.
Secondo questo studio, il gas era in grado di lanciare proiettili a grande velocità, mentre gli specchi sarebbero serviti per riscaldare l'acqua necessaria a produrre il vapore necessario per il funzionamento dei cannoni.
Un team americano, ha testato la fattibilità del cannone a vapore di Archimede, hanno quindi realizzato un vero cannone, che per ragioni di sicurezza è stato interrato e protetto da mattoni. Il risultato è stato un'arma perfettamente funzionante.
I proiettili lanciati hanno un'energia cinetica pari a 23.000 Joules e una velocità di 300 metri al secondo.
Il team che ha realizzato il cannone ha dimostrando che già all'epoca di Archimede si sarebbe potuta creare un arma “da fuoco” ante litteram.
Lo studio dell’ Università di Napoli ha convinto i ricercator, che Archimede utilizzasse gli specchi riflettenti per ricavare il vapore, poiché il fuoco libero avrebbe potuto essere pericoloso. Mentre i proiettili lanciati dal cannone, sarebbero stati cavi e riempiti di sostanze infiammabili.
Secondo lo studio una palla da cannone di 6 chili e con un diametro di 20 cm sparata da questo tipo di cannoni avrebbe potuto raggiungere i 200km /h. e avrebbe potuto lanciare proiettili fino a 150 metri.
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